Il 40% dei consumi energetici a livello mondiale è a carico degli edifici. La stessa percentuale riguarda l’emissione di sostanze nocive degli stessi nell’atmosfera.
E’, dunque, nata l’esigenza in questo settore di trovare metodologie, pratiche e dinamiche per investire maggiormente su soluzioni sostenibili, riduzione dell’impatto ambientale, strategie alternative di miglioramento delle condizioni ecologiche.
Il 2017 è stato sicuramente un anno denso di novità su questo versante. Il portale Eco-Business ha raccolto i dati riguardanti il green building e che saranno gli apripista dell’anno appena iniziato.
Per prima cosa, si è registrato un numero record di società immobiliari che hanno scelto di certificarsi e di diffondere i propri dati in merito alle performance in materia di sostenibilità. Sempre più agenzie immobiliari stanno modificando i loro metodi di vendita sulla base di analytics e dati raccolti sugli indicatori ambientali dei propri appartamenti, concentrandosi particolarmente sulla gestione di energia, acqua e rifiuti.
Secondariamente, il fenomeno in crescita dell’urbanizzazione ha visto un impiego sempre crescente di materiale naturali e locali, ispirandosi alla tradizione. La sostenibilità del costruito diviene, dunque, una miscela di impiantistica e materiali più salubri ed economici.
La riflessione svolta da Eco-Business, ammette che per un reale cambiamento, però, questi nuovi orientamenti non sono sufficienti per fare un passo in avanti evidente nella lavorazione. Il rispetto degli standard di bioedilizia, infatti, non garantisce di raggiungere gli obiettivi sperati. Senza una modifica sostanziosa del comportamento, a partire dalle tecniche costruttive e di progettazione, fino ad arrivare all’arredamento dell’immobile, l’attenzione dimostrata per le energie sostenibili e l’incremento dei materiali km 0 risulterebbe vana per una rivoluzione edilizia verso un orizzonte totalmente green. L’educazione architettonica deve fornire, come base di istruzione di questo processo, un nuovo punto di vista che esuli dall’esclusivo lato estetico e permetta progetti di lunga durata e di diversa prospettiva immobiliare. Solidità e minor impatto ambientale a lungo termine, che vadano a migliorare non solo l’abitazione, ma soprattutto la qualità dell’ambiente e il benessere delle persone che vi abitano. E idee simili, con coraggio, possono essere applicate anche a centri urbani ad alta intensità e distretti urbani.
Articolo di http://www.immobiliaremichelangelo.it/